Le mujeres porteadoras, o mujeres mulas, sono donne marocchine di ogni età che attraversano i valichi di frontiera pedonali che collegano il Marocco con Ceuta, enclave spagnola in territorio marocchino, per recarsi nel Polígono Industrial del Tarajal, vicino al quartiere El Principe.
Qui i magazzini spagnoli fungono da centri di distribuzione dove queste donne comprano quanta più merce riescono a trasportare. Le 'mujeres mulas' entrano in territorio spagnolo per caricarsi come dei muli, anche più volte nella stessa giornata, per consegnare ai commercianti in territorio marocchino tutta la mercanzia per meno di 10 euro a viaggio. 
​​​​​​​ 

Possiamo definire questo tipo di commercio come una nuova forma di schiavitù che frutta ogni giorni milioni di euro, svolgendosi però in condizioni disumane, più volte segnalate e denunciate da diverse organizzazioni a difesa dei diritti umani, ma che richiamano l’attenzione pubblica solo dopo che un episodio di 'avalancha' (valanga, ondata) provoca la morte di una o più persone. Nonostante queste  condizioni, questa forma di commercio continua ad essere tollerata da entrambi i Paesi, a seguito del forte impatto economico che riesce a far registrare; come intitolano alcuni giornali: «l’economia è cresciuta su una colonna vertebrale piegata.»
​​​​​​​
Il reportage è stato realizzato nell’autunno 2018 nella città autonoma spagnola di Ceuta situata in continente africano, sulla costa settentrionale del Marocco, dal quale è diviso dal perimetro montagnoso che la circonda, oltre che da una doppia barriera metallica che conferisce alla città l’appellativo di cárcel de oro, ovvero prigione dorata. ​​​​​​​
Mujeres mulas
Published:

Mujeres mulas

Le mujeres porteadoras, o mujeres mulas, sono donne marocchine di ogni età che attraversano i valichi di frontiera pedonali che collegano il Maro Read More

Published: